Ammettetelo, anche voi vi sarete chiesti più volte perché una bottiglia di vino contiene 750ml di prodotto, vero? Chissà perché quella volta non hanno pensato di farla direttamente da 1l. Oggi vi sveliamo il mistero!
La spiegazione è triplice: pensate agli inglesi, ad una vecchia osteria e ai polmoni, mettete tutto insieme ed il gioco è fatto!
Le prime bottiglie di vino risalgono al XVIII secolo, ed è questo il periodo in cui possiamo iniziare a pensare al perché di questo formato standard.
Si iniziò a capire l’importanza della conservazione del vino all’interno del vetro, materiale che veniva lavorato dagli antichi vetrai che avevano proprio il compito di formare le bottiglie. Ma si sa che la nostra capacità polmonare è limitata, infatti i vetrai riuscivano a soffiare il vetro fino ad una misura che si aggirava tra i 650 e 750ml.
Questo il primo motivo pratico che ha portato alla creazione delle bottiglie di vino.
Il secondo perché che ci spiega la scelta di misurazione adottata, riguarda le antiche consuetudini burocratiche del Regno Unito.
A causa delle tasse portuali e dei costi di trasporto, ogni cassa di vino con direzione l’Inghilterra, doveva contenere al massimo 2 galloni imperiali. Ciascuna cassa poteva ospitare quindi un massimo di 12 bottiglie. Sapendo che 1 gallone imperiale equivaleva a 4.5l, dividendo i 9l a disposizione per le 12 bottiglie, il risultato portava a 0.75l!
Esiste infine una terza motivazione che possiamo trovare nelle osterie del passato.
La classica forma della bottiglia di vino da 750ml pare sia dovuta anche ad una regola di servizio. La tradizione prevedeva un quantitativo per bicchiere pari a 125ml di prodotto e per riuscire a svuotare completamente la bottiglia senza sprechi, 750ml era la quantità esatta per soddisfare 6 persone!
Da qui nacque quindi l’universalità della scelta, legata alla praticità, che resta valida ancora oggi.
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